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"Via libera per volare": l'Aeroporto ospita una installazione del progetto artistico

22/01/2020

Via libera per volare, visibile dal 21 gennaio all’1 marzo 2020, si articola in una mostra allestita al Museo Davia Bargellini e in quattro interventi in altrettanti luoghi significativi di Bologna e provincia: Palazzo d’Accursio, l’Aeroporto Guglielmo Marconi, il reparto di Pediatria del Policlinico Sant’Orsola grazie alla collaborazione con la Fondazione Sant’Orsola e la Casa della Conoscenza a Casalecchio di Reno.

L’inaugurazione simbolica dell’intero progetto si svolge martedì 21 gennaio 2020 alle ore 17,30 nel museo civico situato in Strada Maggiore 44 a Bologna, con l’attivazione di scenografiche luci blu collocate al piano terra, lungo il porticato interno della loggia che conduce all’ingresso, che contribuiranno a rendere ancora più suggestiva l’atmosfera. Le proiezioni verranno ripetute sabato 25 gennaio 2020 in concomitanza con ART CITY White Night, durante la quale il museo osserva un’apertura straordinaria fino alle ore 24.

I due artisti si sono ispirati alla favola di Gianni Rodari intitolata Il semaforo blu, tratta dal fortunatissimo volume Favole al telefono pubblicato nel 1962, in cui lo scrittore immagina comparire improvvisamente nel centro di Milano un semaforo, per l’appunto, che emette una luce azzurra anziché rossa, gialla e verde. Il fatto provoca non poco scompiglio tra i cittadini, i quali faticano a comprenderne il senso, fino alla magica rivelazione: si tratta di un “via libera per volare” destinato a chiunque abbia il coraggio di sognare.

Negli spazi espositivi del Museo Davia Bargellini, Antonello Ghezzi danno vita ad una mostra in cui opere di intensa forza poetica entrano in dialogo con la collezione permanente e con un’opera del maestro post-concettuale Luigi Mainolfi intitolata Per quelli che volano, che evoca una sosta nell'azzurro del cielo. Sette sono gli interventi che si inseriscono delicatamente nell’ambiente ricco di oggetti di arte applicata, “curiosità della vecchia Bologna” di varia provenienza che costituiscono un nucleo di assoluta preminenza, in cui specchi, luci blu e installazioni ideati dai due artisti bolognesi si mescolano a ferri battuti, bronzi ornamentali, chiavi, finimenti, maniglie e appliques per mobili, oltre che a paramenti liturgici finemente ricamati, per tramutarsi in elementi dotati di un’anima come nelle migliori delle fiabe.

La collaborazione tra Antonello Ghezzi e Luigi Mainolfi nasce dalla rivelazione di alcune affinità nelle rispettive ricerche artistiche: entrambi tentano di rintracciare l’arte nei piccoli gesti della vita quotidiana, mescolando realtà e poesia in una miscela esplosiva. Se i primi cercano di rendere reale ciò che desidererebbero esistesse, ma che al momento non c’è, attraverso lavori che suggeriscono un mondo senza muri e sottolineano tutte le virtù che ci accomunano come esseri umani, nel secondo vi è una contraddizione tra i materiali usati (gesso, terra, legno, pietra, bronzo e marmo) - i materiali della creazione - e una tendenza opposta che sembra quasi contraddire l’attrazione per la materia stessa: l’aspirazione alla leggerezza e al volo.

Altre “postazioni di volo”, contrassegnate da iconici semafori blu, si trovano disseminate in quattro spazi connotati da funzioni profondamente diverse, tra i quali non poteva mancare il luogo per eccellenza associato all’idea del volo: l’aeroporto. All’ingresso della Marconi Lounge dell’aeroscalo bolognese Guglielmo Marconi, al primo piano del Terminal Passeggeri, è esposta l’installazione totemica Verso il cielo che verrà accesa nel corso di una cerimonia inaugurale in programma mercoledì 22 gennaio alle ore 12.

Nel centralissimo Palazzo d’Accursio, sede del Comune di Bologna, una macro-installazione composta da 9 semafori blu impreziosisce il Cortile d’Onore dell’edificio, cuore della vita sociale e culturale cittadina, mentre al Policlinico Sant’Orsola un’altra installazione di Antonello Ghezzi rende la degenza più leggera per i piccoli pazienti del Reparto di Pediatria. Infine, a Casalecchio di Reno, il semaforo blu sarà visibile liberamente durante gli orari di apertura dello spazio polivalente Casa della Conoscenza insieme a I libri volanti di Gianni Rodari, una mostra “sospesa” organizzata in occasione del centenario della nascita del grande autore a cura del Servizio Casalecchio delle Culture della Biblioteca Cesare Pavese.

Abbiamo un infinito bisogno di sognare. Abbiamo così tanto bisogno di arte che ci aiuti a farlo, poiché spesso ce ne manca il coraggio. Chi crede nelle favole, non è ancorato all’asfalto della strada, ma è capace di volare con la fantasia. L’insegnamento di Rodari viene preso alla lettera dagli artisti. Il valore della fantasia, che il cielo rappresenta, e per loro forma di realtà. Il sogno rende la vita migliore e la capacità di volare è un privilegio che gli adulti spesso perdono e che gli artisti invitano a perseguire, aiutati dal loro lavoro, quale vettore per un oltre della mente e della fantasia.

(comunicato stampa a cura del progetto Via libera per volare)

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